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D'Annunzio e la ripresa del mito del poeta vate in Alcyone
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https://doi.org/10.5070/C9210024273Abstract
Con il mio paper mi propongo di indagare le modalità con cui Gabriele D’Annunzio costruisce la sua figura autoriale attraverso la ripresa del mito del poeta vate. Il testo primario determinante per il mio studio sarà l’Alcyone, con particolare riferimento a “La tregua”, quale sorta di prologo dal valore programmatico, “Il Fanciullo”, in cui si preannuncia la poetica della raccolta e il “Ditirambo II”, in cui prende forma la metamorfosi del poeta nel personaggio mitico di Glauco. Al fine di interpretare il significato dell’operazione messa in atto da D’Annunzio, mi servirò dei concetti di charismatic authority di Raphael Falco e remythicization di Hans Blumenberg, trattati rispettivamente nelle loro opere Charisma and Myth e Work on Myth. Per dare profondità alla mia analisi, affiancherò la mia esplorazione testuale all’analisi di quello che Pierre Bourdieu definisce literary field per fornire una visione più ampia del panorama culturale di fine Ottocento in Italia, in cui D’Annunzio si trovava ad operare. In particolare, dedicherò maggiore attenzione alla figura di Giosuè Carducci, per determinare il ruolo che questa ha esercitato nel percorso strategico dannunziano di costruzione della propria figura autoriale. Sulla base dei dati raccolti, cercherò quindi di formulare un’ipotesi sul significato di Alcyone a quel punto della carriera di D’Annunzio.
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